Fenomeno Banksy, è così che possiamo definirlo. Identità che resta nell’anonimato, esponente della Street Art e aggiungiamo abile marketing strategist, questo è Banksy!
Social, testate giornalistiche, utenti del web, tutti si interrogano sulle opere, sui temi trattati e attendono curiosi il prossimo lavoro.
Desta interesse come sia possibile associare ad un nome senza volto sia le sue opere, sia le forme di contestazione espresse attraverso di esse.
Più che l’arte in sé, è la modalità con cui presenta e racconta la sua forma d’arte che crea pubblicità.
Si scatena così passaparola e clamore, diventando oggetto di articoli stampa di rilievo.
Qual è il segreto?
Anonimato e trend del momento giocano un ruolo fondamentale sulla sua fama.
Tutte le opere artistiche di Banksy hanno vena satirica e trattano argomenti che spaziano dalla politica, alle tematiche sociali ed economiche del momento.
L’artista ha raccontato la Brexit con un murale raffigurante un operaio che cancella una delle stelle dell’Unione europea.
Ed ancora, sottolinea la sua critica verso la posizione europea sui migranti realizzando un murale, che ricorda come il geniale Steve Jobs sia figlio di un profugo siriano.
Opera vincente
Lo scorso ottobre, un’altro gesto dell’artista, che ha generato eco su di sé: Social e importanti testate giornalistiche, hanno raccontato l’evento. Durante un’asta, durante la quale era messa in vendita, la copia della celebre opera “Girl with Ballon”, successivamente alla aggiudicazione per $ 1,4 Mln, il quadro si è semi-autodistrutto, lasciando il pubblico presente nello stupore generale.
Molti si sono interrogati sul perché del gesto, ma quello che a NOI interessa è l’astuzia con cui nuovamente l’artista abbia fatto parlare di sé.
Il suo gesto audace, inaspettato e irriverente ha portato risultati formidabili.
Anche su Instagram è possibile seguire il profilo dell’artista e la cerchia di follower, a poche ore dall’accaduto, ha raggiunto i 5 Mln di follower (Contava 1 Mln di follower prima del clamoroso gesto).
Banksy sbarca in Sardegna
Anche in Sardegna ritroviamo i segni del passaggio di Banksy.
Da alcune ore circola in rete la notizia delle nuove 4 opere dell’artista inglese, più precisamente i luoghi interessati sono: Teulada, Domusnovas e Portovesme, nel territorio del Sulcis.
La prima opera, sul muro di cinta del poligono militare, ritrae il decollo di un caccia da una portaerei in cui è presente un militare che richiede applausi. Il gesto è una forma di incitazione alla gratitudine dei sardi verso i militari, il cui lavoro ha portato prosperità e pace al territorio.
La seconda opera è ritratta sul muro di una scuola materna di Teulada. Si ritrae un elicottero militare, simbolo universale di ricchezza e di lavoro, ornato di un fiocco rosa. Questa scelta grafica è rivolta soprattutto ai bambini, affinché sin da piccoli non temano queste terrificanti macchine da guerra. Alla suddetta opera è abbinato l’augurio di una buona giornata, messaggio rassicurante e destinato alle giovani generazioni.
La terza opera si focalizza sul tema dell’occupazione e evidenzia l’attuale condizione della Rwm, fabbrica di bombe di Domusnovas, la cui produzione è oggetto di attacchi dell’opinione pubblica. La ragazza che abbraccia una bomba è dunque il simbolo di una comunità che crede nel lavoro e che non vuole farselo sottrarre.
In ultimo a Portovesme, l’artista ha raffigurato due Madonne che allattano con veleno i loro figli. L’opera rappresenta una situazione chiara: le fabbriche possono anche inquinare e uccidere, ma grazie ad esse il popolo sardo lavoro e si occupa della propria famiglia. La presenza dei caccia sottolinea il settore economico su cui si basa il territorio, legato anche alla permanenza del poligono militare di Teulada.
Il territorio del Sulcis ha sempre preferito puntare sulle fabbriche inquinanti e sull’economia di guerra piuttosto che sull’ambiente e la cultura.
Questa situazione ha rappresentato territorio fertile per la creatività dell’artista, sempre sensibile alle tematiche sociale e di contestazione.
E tu cosa pensi della sua forma d’arte?
Scrivicelo nei commenti!
Continua a seguirci!
#WeAreFrame